domenica 13 agosto 2017
COSA CHIEDIAMO AL NOSTRO SINDACO
a controlebarriereavdi@gmail.com
L’Associazione
“Contro le Barriere”, che da 17 anni si batte per la reale inclusione sociale
dei diversamente abili, non favorita ed a volte osteggiata, dalle
Amministrazioni precedenti, chiede alla Gent. ma SV, quale Sindaco del Comune
di Taranto, di incontrarlo pubblicamente, al più presto, per sapere come
intende attivarsi riguardo a queste nostre seguenti richieste:
2. Rifacimento
e/o adeguamento degli scivoli esistenti sui marciapiedi della città, i quali
sono troppo pendenti e/o non sono appianati al manto stradale (sono proprio
gradini), nonché creazione di nuovi scivoli in marciapiedi sprovvisti.
3. Adeguamento
dei parcheggi riservati ai disabili, perlopiù, sprovvisti di scivolo adiacente.
4. Indurre
l’A.M.A.T. ad utilizzare bus accessibili ai disabili e nel contempo, creare
percorsi o fermate accessibili.
5. Maggiore
controllo e vigilanza della Polizia Locale e degli Ausiliari del Traffico al
fine di impedire agli autisti indisciplinati che, occupano gli scivoli ed i
parcheggi riservati ai disabili, utilizzando parte dei proventi delle
contravvenzioni elevate, per attuare gli interventi riportati ai punti 2. 3. e
4. del presente documento.
6. Rendere
accessibili tutti gli uffici comunali, in primis dare possibilità ai disabili
in carrozzina di poter accedere alle sedute delle varie Commissioni Consiliari.
7. Rivedere,
attraverso sopralluoghi degli uffici tecnici comunali, le autorizzazioni
rilasciate ai pubblici esercizi, compresi gli stabilimenti balneari, nei quali
si riscontrano barriere architettoniche e/o inesistenza di bagni per disabili.
8. Prevedere
nelle spiagge pubbliche passerelle e zone attrezzate per facilitare l’accesso
alle spiagge ai disabili in carrozzina ed ai non vedenti. Quando si parla di
zone attrezzate si fa riferimento alla predisposizione di postazioni di legno
collegate alle passerelle, nelle quali i disabili possano utilizzare carrozzine
speciali che gli danno la possibilità di entrare facilmente in acqua. Le zone
descritte potranno essere affidate alle Associazioni di disabili che ne faranno
richiesta al Comune.
9. Incentivare
l’installazione di semafori con avvisatori acustici e percorsi pedonali per i
non vedenti.
Concludendo,
si precisa che queste azioni, escluso il punto 1., rientrano nei Piani
per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, meglio noti con l’acronimo
di P.E.B.A.
L'area
d’intervento può variare dal singolo comune ad un’area più circoscritta e
limitata ad un ambito o settore omogenei.
Il piano deve
comunque rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in
un'area circoscritta e può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi
pubblici urbani (strade, piazze, parchi, giardini, elementi arredo urbano).
Il piano deve
poter individuare anche le proposte progettuali di massima per l’eliminazione
delle barriere presenti e fare la stima dei costi.
Il P.E.B.A.,
pertanto, non è solo uno strumento di monitoraggio, ma anche di pianificazione
e coordinamento sugli interventi per l’accessibilità poiché comporta una
previsione del tipo di soluzione da apportare per ciascuna barriera rilevata, i
relativi costi, la priorità di intervento.
In attesa di
sapere dalla Gent. ma SV , la data ed il luogo dove incontrarci pubblicamente,
vi porgiamo
Il Presidente
Sig. Francesco Vinci
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