Le Associazioni del CPD di Torino (Consulta
per le Persone in Difficoltà) che avevano indetto nei giorni scorsi un
presidio/manifestazione per sottolineare la presunta «scarsa attenzione da
parte della Giunta Comunale di Torino, nei confronti del diritto al lavoro
delle persone con disabilità, specie in riferimento alle disabilità più
complesse, sono riuscite, con una loro delegazione ad essere ricevuta da due
Assessori Comunali, che sui principali punti contestati, hanno fornito
rassicurazioni, assumendosi alcuni precisi impegni.
-
1 1. Mantenere in essere il Regolamento 307 (Regolamento delle procedure contrattuali per l’inserimento lavorativo
di persone svantaggiate e disabili), ritenuto un modello virtuoso di
politiche sociali che ha dato lavoro a centinaia di persone in difficoltà e con
disabilità, consentendo, nel solo anno 2016, di impiegare nella città di Torino
579 lavoratori svantaggiati. E farlo, nello specifico, in vista degli appalti
in scadenza relativi agli affidamenti esterni di cinque musei torinesi.
- 2. Dare corso, all'accordo raggiunto lo scorso anno per
l’assolvimento degli obblighi derivanti dalla Legge 68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili), da parte del Comune
di Torino.
- 3. Essere coerenti negli atti esercitati dall'Amministrazione Comunale, rispetto a quanto previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle
Persone con Disabilità.
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