mercoledì 1 febbraio 2017

I disabili potranno chiamare e navigare a meta' prezzo

I disabili potranno chiamare e navigare a meta' prezzo

Nuove offerte internet rete fissa e di telefonia mobile per non vedenti e sordi italiani. 

L’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha fatto sapere che sono stati varati sconti speciali per questi utenti. 
In particolare sono previste riduzioni del 50% sul canone mensile rivolte ai sordi, ai ciechi totali e a quelli parziali e, nel caso della telefonia fissa, anche al nucleo familiare di cui fanno parte. 
Per i servizi mobile, le agevolazioni dovranno garantire, per i non udenti, un volume di traffico dati di almeno 20 Gb nonché l’invio di almeno 50 SMS gratuiti al giorno e, per chi ha deficit visivi, un’ offerta comprensiva di 2.000 minuti di traffico voce gratuiti ed un volume di traffico dati di almeno 10 Gb.

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I soci dell’Associazione "Contro le Barriere", nel nuovo anno incominciato da poco, vi rivolgono questo appello caloroso, sperando che comprendiate le motivazioni che li hanno spinti a farlo. 

Con soli 8,33 centesimi di euro al giorno (30 euro annuali) potresti diventare socio della nostra Associazione, dimostrando la tua solidarietà a chi, quotidianamente, si adopera per migliorare le condizioni sociali delle persone con disabilità (bisogni espressi e non espressi), battendosi per la rimozione degli ostacoli fisici (barriere architettoniche), morali (barriere culturali), delle barriere visive e della comunicazione, nonché per migliore la condizione delle persone che vivono in condizioni di svantaggio economico.

Siamo un Associazione, nata nel 2000, e, fino ad ora, non abbiamo mai esternato pubblicamente il bisogno di chiedere di associarsi al nostro sodalizio, perché credevamo, che, con le nostre poche forze economiche e quei pochi contributi ricevuti, da alcuni privati (anche con il 5 x 1000), al quale va il nostro plauso, potevamo sostenere le spese per poter svolgere le nostre attività e per tenere aperta una sede tutti i giorni della settimana, a volte, anche, durante le festività, per svolgere le seguenti attività: dibatti pubblici, ludico-ricreative, incontri di auto aiuto, laboratorio di oggettistica, progettazione, sportello informativo, supporto e disbrigo prative, nonché consulenza socio-sanitaria, legale e fiscale.
Invece, ci siamo resi conto che, se vogliamo continuare a svolgere le nostre attività ed aggiungerne altre, abbiamo bisogno di aumentare il numero di soci, non solo dal punto di vista meramente economico, ma, anche, per aggiungere un valore morale in più, in modo tale da essere più incisivi nelle nostre rivendicazioni.
Al seguente link:
è pubblicata la domanda di adesione alla nostra Associazione, nel caso vogliate accogliere il presente appello, che potrete compilare ed inviarcela come raffigurato nelle immagini sottostanti, allegandoci, possibilmente, anche una vostra foto, riferendoci la vostra disponibilità per incontrarci per apporre le firme della domanda in oggetto.


Per conoscerci meglio, attraverso le attività principali svolte in 17 anni di vita, cliccate sul seguente link: http://controlebarriere.blogspot.it/2017/01/chisiamo-e-cosa-facciamo-siamo_94.html

Infine, al seguente link:

potete visionare lo Statuto associativo in vigore

lunedì 30 gennaio 2017

Aggiornamento guida alle agevolazioni fiscali per le persone con disabilità


Aggiornamento guida alle agevolazioni fiscali per le persone con disabilita: Gennaio 2017
vi rimandiamo al seguente link: 
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/pdf+guide+agenzia+informa/Guida_Agevolazioni_persone_con_disabilit%C3%A0.pdf

I soci dell’Associazione "Contro le Barriere", nel nuovo anno incominciato da poco, vi rivolgono questo appello caloroso, sperando che comprendiate le motivazioni che li hanno spinti a farlo. 

Con soli 8,33 centesimi di euro al giorno (30 euro annuali) potresti diventare socio della nostra Associazione, dimostrando la tua solidarietà a chi, quotidianamente, si adopera per migliorare le condizioni sociali delle persone con disabilità (bisogni espressi e non espressi), battendosi per la rimozione degli ostacoli fisici (barriere architettoniche), morali (barriere culturali), delle barriere visive e della comunicazione, nonché per migliore la condizione delle persone che vivono in condizioni di svantaggio economico.

Siamo un Associazione, nata nel 2000, e, fino ad ora, non abbiamo mai esternato pubblicamente il bisogno di chiedere di associarsi al nostro sodalizio, perché credevamo, che, con le nostre poche forze economiche e quei pochi contributi ricevuti, da alcuni privati (anche con il 5 x 1000), al quale va il nostro plauso, potevamo sostenere le spese per poter svolgere le nostre attività e per tenere aperta una sede tutti i giorni della settimana, a volte, anche, durante le festività, per svolgere le seguenti attività: dibatti pubblici, ludico-ricreative, incontri di auto aiuto, laboratorio di oggettistica, progettazione, sportello informativo, supporto e disbrigo prative, nonché consulenza socio-sanitaria, legale e fiscale.
Invece, ci siamo resi conto che, se vogliamo continuare a svolgere le nostre attività ed aggiungerne altre, abbiamo bisogno di aumentare il numero di soci, non solo dal punto di vista meramente economico, ma, anche, per aggiungere un valore morale in più, in modo tale da essere più incisivi nelle nostre rivendicazioni.
Al seguente link:
è pubblicata la domanda di adesione alla nostra Associazione, nel caso vogliate accogliere il presente appello, che potrete compilare ed inviarcela come raffigurato nelle immagini sottostanti, allegandoci, possibilmente, anche una vostra foto, riferendoci la vostra disponibilità per incontrarci per apporre le firme della domanda in oggetto.


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Infine, al seguente link:
potete visionare lo Statuto associativo in vigore



venerdì 27 gennaio 2017

I soci dell’Associazione "Contro le Barriere", vi rivolgono questo appello caloroso, sperando che comprendiate le motivazioni che li hanno spinti a farlo. 

Con soli 8,33 centesimi di euro al giorno (30 euro annuali) potresti diventare socio della nostra Associazione, dimostrando la tua solidarietà a chi, quotidianamente, si adopera per migliorare le condizioni sociali delle persone con disabilità (bisogni espressi e non espressi), battendosi per la rimozione degli ostacoli fisici (barriere architettoniche), morali (barriere culturali), delle barriere visive e della comunicazione, nonché per migliore la condizione delle persone che vivono in condizioni di svantaggio economico.
E' possibile anche aiutarci inviandoci dei contributi intestando all'Associazione Contro le Barrier bonifici al seguente codice IBAN: IT62Q0335901600100000060342

Siamo un Associazione, nata nel 2000, e, fino ad ora, non abbiamo mai esternato pubblicamente il bisogno di chiedere di associarsi al nostro sodalizio, perché credevamo, che, con le nostre poche forze economiche e quei pochi contributi ricevuti, da alcuni privati (anche con il 5 x 1000), al quale va il nostro plauso, potevamo sostenere le spese per poter svolgere le nostre attività e per tenere aperta una sede tutti i giorni della settimana, a volte, anche, durante le festività, per svolgere le seguenti attività: dibatti pubblici, ludico-ricreative, incontri di auto aiuto, laboratorio di oggettistica, progettazione, sportello informativo, supporto e disbrigo prative, nonché consulenza socio-sanitaria, legale e fiscale.
Invece, ci siamo resi conto che, se vogliamo continuare a svolgere le nostre attività ed aggiungerne altre, abbiamo bisogno di aumentare il numero di soci, non solo dal punto di vista meramente economico, ma, anche, per aggiungere un valore morale in più, in modo tale da essere più incisivi nelle nostre rivendicazioni.
Al seguente link:
è pubblicata la domanda di adesione alla nostra Associazione, nel caso vogliate accogliere il presente appello, che potrete compilare ed inviarcela come raffigurato nelle immagini sottostanti, allegandoci, possibilmente, anche una vostra foto, riferendoci la vostra disponibilità per incontrarci per apporre le firme della domanda in oggetto.


Per conoscerci meglio, attraverso le attività principali svolte in 17 anni di vita, cliccate sul seguente link: http://controlebarriere.blogspot.it/2017/01/chisiamo-e-cosa-facciamo-siamo_94.html

Infine, al seguente link:
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giovedì 26 gennaio 2017

Ombre sul decreto sull'inclusione, a proposito dei nuovi L.E.A.

Decreto sull'inclusione: un eccesso di delega?

di Carlo Giacobini*

ROMA. Al momento c’è un aspetto che sembra essere sfuggito ai primi commenti sullo Schema di decreto legislativo recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, l’Atto del Governo n. 378 approdato all'esame delle Camere in questi giorni. Questa lacuna è comprensibile, visto che il testo desta perplessità per altri aspetti a tutta prima più rilevanti.
Veniamo subito al punto: cogliendo l’occasione della delega sulla inclusione scolastica, l’Esecutivo mette mano, in modo più complessivo, sulle più complessive procedure e competenze in materia di riconoscimento dell’handicap (Legge 104/92). 
L’eventuale eccesso di delega è questione che spetta ad altri rilevare e, se del caso, frenare. Qui ci limitiamo ai testi.

All'interno del Decreto, dunque – che vorrebbe appunto promuovere l’inclusione scolastica -, vi sono due articoli, il 5° e il 6°, che trattano di Certificazione e valutazione diagnostico-funzionale e delle Commissioni Mediche preposte a tale attività. 
L’intento espresso vorrebbe essere quello di garantire un maggiore rigore e una maggiore omogeneità nella definizione del quadro diagnostico e funzionale
Ma l’altro intento è quello di garantire una razionalizzazione delle risorse e un’omogenea distribuzione delle stesse in relazione al fabbisogno di assistenza, sostegno, trasporto. 
Insomma, evitare abusi.
E in tal senso il Legislatore pensa bene di prevedere una modifica della Legge 104/92, sostituendo il comma 5 dell’articolo 12, che ora quindi andrebbe a recitare: «All'accertamento della condizione di disabilità degli alunni e degli studenti ai sensi dell’articolo 3, fa seguito una valutazione diagnostico-funzionale di natura bio-psico-sociale della disabilità ai fini dell’inclusione scolastica, utile per la formulazione del Piano Educativo Individualizzato (PEl) che è parte integrante del progetto individuale di cui all'articolo 14 della legge 8 novembre 2000, n. 328»; e sopprimendo i commi 6, 7, 8 dello stesso articolo 12, per aprire la strada a una diversa impostazione e procedura.
Merita solo di appuntare che la mera valutazione diagnostico-funzionale è ben lontana dalla valutazione bio-psico-sociale vagheggiata dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. 
Ed è lontana anche da un’applicazione completa dell’ICF, la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Essa, infatti, si limita alla valutazione delle limitazioni delle strutture e delle funzioni corporee e non entra nei domini dell’attività e della partecipazione, né in quello dei fattori ambientali. 
In tal senso, i termini «bio-psico-sociali» appaiono come giustapposti e incongruenti, contraddizione che ritroviamo già nel comma successivo, laddove si profila la definizione dei criteri per la definizione della disabilità (attenzione: non solo di “alunno con disabilità”).
Il primo richiamo è prettamente medico: la Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati (ICD) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità; quindi “bio”, tutt'al più “psico”, ma per nulla “sociale”.
Il secondo richiamo lascerebbe sperare, non tanto nella garanzia dei diritti umani, ma almeno in una più ampia lettura scientifica della disabilità. 
E invece ci si riferisce sì al citato ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma, ancora una volta, per la sola valutazione diagnostico-funzionale. 
Attività, partecipazione, fattori ambientali e relativi indicatori e qualificatori restano fuori, assieme a una scientifica definizione dei facilitatori. 
Ma tant’è.

E veniamo al tema dell’omogeneità, che viene “risolto” affidando all’INPS la competenza, in accordo con Ministero della Salute, di definire le relative linee guida operative valide su tutto il territorio nazionale. 
Ma chi svolgerà le attività di accertamento? Lo farà una nuova Commissione, rimpiazzando, in parte, quelle esistenti
Per comprenderlo, però, bisogna mettere assieme le modifiche legislative proposte.
Nella legislazione vigente, l’accertamento di riferimento è quello previsto dalla Legge 104/92. 
L’articolo 4 di quella norma, infatti, ci spiega come dev'essere costituita la Commissione, ricordando che gli accertamenti «sono effettuati dalle unità sanitarie locali mediante le commissioni mediche di cui all'art. 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, che sono integrate da un operatore sociale e da un esperto nei casi da esaminare, in servizio presso le unità sanitarie». 
Nel ’92, quindi, si pensò di integrare le Commissioni di accertamento delle minorazioni civili, con un operatore sociale e un esperto nei casi da esaminare. Ma come erano (e come sono) composte quelle Commissioni? 
Ce lo diceva appunto la citata Legge 295/90, ancora in vigore: «Un medico specialista in medicina legale che assume le funzioni di presidente e da due medici di cui uno scelto prioritariamente tra gli specialisti in medicina del lavoro», e precisava (attenzione): «Sono di volta in volta integrate con un sanitario in rappresentanza, rispettivamente, dell’Associazione nazionale dei mutilati ed invalidi civili, dell’Unione italiana ciechi, dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza ai sordi e dell’Associazione nazionale delle famiglie dei fanciulli ed adulti subnormali, ogni qualvolta devono pronunciarsi su invalidi appartenenti alle rispettive categorie».
Pertanto, come da Legge 104/92, la Commissione ad oggi è così costituita: un medico legale, altri due medici, un sanitario in rappresentanza delle Associazioni di categoria, un operatore sociale, un esperto nei casi da esaminare. Sei professionisti a cui si aggiunge obbligatoriamente, dal 2011 un medico INPS.
Che cosa cambia? Lo schema di Decreto licenziato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri introduce, all'art. 6, una novità che pone parecchie perplessità o, ad essere ottimisti, dubbi applicativi. 
In sostanza, si aggiunge un nuovo periodo all'art. 4 della Legge 104/92, scrivendo: «Nel caso in cui gli accertamenti riguardino soggetti in età evolutiva, le Commissioni Mediche di cui alla legge 15 ottobre 1990, n. 295, sono composte da un medico specialista in medicina legale che assume le funzioni di presidente e da due medici, dei quali uno scelto tra gli specialisti in pediatria e l’altro tra gli specialisti in neuropsichiatria infantile. Le Commissioni sono obbligatoriamente integrate dal medico lNPS come previsto dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, art. 19, comma 11».
Dunque, nel caso in cui si tratti di un adulto o di un anziano, continua a valere la disciplina già vigente. 
Nel caso invece di età evolutiva si cambia, con gli specialisti di medicina del lavoro che sono – comprensibilmente – sostituiti da neuropsichiatri e pediatri. Ciò che tuttavia non è chiaro è se permangano gli altri componenti già aggiunti dalla Legge 104/92: l’esperto nel caso da esaminare e l’operatore sociale. E già il fatto che non sia chiaro non è un buon segnale di qualità regolamentare.
Prima però di far comprendere questo vero e proprio “corto circuito”, leggiamo anche il comma successivo dell’articolo 5 dello schema di Decreto. 
Esso prevede che la Commissione sia integrata «da un terapista della riabilitazione, da un operatore sociale e da un rappresentante dell’Amministrazione scolastica con specifiche competenze in materia di disabilità, nominato dall'Ufficio scolastico regionale competente per territorio e scelto tra i docenti impegnati in progetti e convenzioni di rilevanza culturale e didattica».
Lasciamo da parte i dubbi sul terapista della riabilitazione (perché non un logopedista? Un terapista occupazionale? Un esperto in tiflodidattica? ecc.). Lasciamo perdere anche l’inquietante annotazione che tali figure debbano essere integrate «nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente», le quali tendono allo zero… 
Poniamoci invece nuovamente la domanda: quale sarà la nuova composizione? La vecchia Commissione come da Legge 295/90 in cui i due medici del lavoro sono sostituiti da neuropsichiatra e pediatra e integrata dalle nuove figure? Oppure la vecchia Commissione come da Legge 104/92, con il neuropsichiatra, il pediatra e tutte le altre figure già previste e quelle nuove? 
Nel primo caso la Commissione finale sarebbe composta da sette operatori: medico legale, neuropsichiatra, pediatra, operatore sociale, terapista della riabilitazione, rappresentante dell’Amministrazione Scolastica, medico INPS e un sanitario in rappresentanza delle Associazioni di categoria. 
Nel secondo caso, invece, avremmo una commissione composta da dieci operatori: medico legale, neuropsichiatra, pediatra, operatori sociali (due), esperto nel caso da esaminare, terapista della riabilitazione, rappresentante dell’Amministrazione Scolastica, medico INPS e un sanitario in rappresentanza delle Associazioni di categoria.
Sarcasticamente: quali possono essere le performance di un ragazzino osservato da venti occhi? Amaramente: sotto il profilo tecnico è un vero e proprio pastrocchio.
Ma perché inizialmente abbiamo ipotizzato un eccesso di delega? 
Osservando ciò che la “nuova” commissione dovrebbe produrre, notiamo che non si limita certo a quella enfatizzata valutazione diagnostico-funzionale di cui si è sopra accennato, né si limita all'ambito scolastico. 


Infatti: «a) individuano per ciascun soggetto e successivamente alla predisposizione della valutazione diagnostico-funzionale, le tipologie di prestazioni sociali e sanitari e le quantificano; b) accertano il diritto al sostegno didattico, fermo restando quanto previsto ai commi 4 e 5 del presente articolo».
Lo scombiccherato comma successivo restituisce la confusione del quadro: «4. L’individuazione e la quantificazione di cui al comma 3, lettera a) e il fabbisogno assistenziale e per il trasporto nonché l’accertamento del diritto di cui al comma 3, lettera b), sono effettuati esclusivamente sulla base della valutazione diagnostico-funzionale che è distinta dall'accertamento della condizione di disabilità di cui agli articoli 3 e 4 della legge n. 104 del 1992».
Ciò lascerebbe intendere che i sostegni – di qualsiasi natura – derivano da una limitazione delle strutture o delle funzioni corporee, non certo da una valutazione del profilo di funzionamento (quindi contesto, attività, partecipazione, ostacoli, facilitatori).
E in ogni caso, qualunque sia la supposizione, di certo questa nuova procedura ha, per le persone in età evolutiva, ricadute immediate su aree di vita, agevolazioni, sostegni che vanno oltre l'ambito scolastico. 
E su questo l’Esecutivo, nella Legge 107/15, non aveva delega.
In questo modo, infine, sono evidenti le fughe dalla necessità – sancita anche dal secondo Programma di Azione Biennale per la Promozione dei Diritti e l’Integrazione delle Persone con Disabilità, che è in via di pubblicazione – di una profonda e ben più ragionata riforma dell’intero sistema di riconoscimento della disabilità (quella vera, non la minorazione come in questo caso).

Carlo Giacobini,
Direttore editoriale di «Superando.it».

sabato 14 gennaio 2017

Nuovi LEA, appena nati sono gia' vecchi

Vita.it del 13-01-2017

Nuovi LEA, appena nati sono gia' vecchi

di Sara De Carli

Il premier ha firmato ieri i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, dopo 15 anni di attesa. Molte le critiche dal mondo della disabilità, tant'è che è già previsto un aggiornamento entro il mese di febbraio. La sindrome di down passa da malattia rara a malattia cronica, con la perdita di esenzione per alcune prestazioni, ma solo per le poche persone che non hanno un'invalidità al 100%: a rischio i finanziamenti per la ricerca scientifica.

«Il premier ha firmato i nuovi Lea e il Nomenclatore delle protesi: passaggio storico per la sanità italiana»: così ieri il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, su twitter ha annunciato il via libera definitivo dei nuovi Lea, già approvati dal Parlamento e firmati da lei lo scorso 21 dicembre. Si tratta effettivamente di un aggiornamento atteso da oltre 15 anni e da addirittura per quanto riguarda il nomenclatore tariffario: un’eternità, considerata l’evoluzione delle tecnologie che c’è stata in questi anni. Nei Lea c'è anche il nuovo piano vaccini, che introduce l'anti-papillomavirus per l'uomo, l'anti-pneumococco e l'anti-meningococco B. Vi è l’introduzione dello screening neonatale per la sordità congenita e la cataratta congenita e l'estensione a tutti i nuovi nati dello screening neonatale. C’è la revisione dell’elenco delle malattie rare e lo spostamento tra le malattie croniche di alcune patologie prima considerate malattie rare, come la celiachia e la sindrome di Down.

Tuttavia l’arrivo dei Nuovi Lea non è salutato con favore da gran parte delle associazioni che si occupano di salute e di disabilità, che nei giorni scorsi, al momento dell’approvazione del testo da parte del Parlamento, avevano segnalato tutte le loro prerplessità. «Pur apprezzando lo sforzo delle Commissioni di emendare il testo, questo rimane inemendabile, come avevamo già sottolineato anche in audizione», aveva detto il presidente della Fish, Vincenzo Falabella, parlando di un testo «che rimane fondamentalmente incoerente». Per Anffas e Aipd il testo «sembra scritto 15 anni fa», e «non comprendiamo perché, in uno schema di decreto a cui si lavora nel 2016, si faccia riferimento a paradigmi e modelli assolutamente obsoleti e non si tenga conto delle indicazioni scientifiche e di diritto di livello internazionale».

Che ci sia qualche problema il testo del Governo lo ammette: i neolicenziati Lea infatti prevedono già un nuovo aggiornamento entro febbraio 2017. A questo proposito è grande la preoccupazione delle associazioni impegnate sulla disabilità, che però – ha già denunciato la Fish - secondo il testo in essere sono escluse «dal monitoraggio e dall’aggiornamento successivo degli stessi LEA».

Quanto all’esclusione della sindrome di down dall’elenco delle malattie rare, Sergio Silvestre, presidente di Coordown, spiega meglio la portata dell’allarme. «La “malattia rara” è definita da precisi parametri di incidenza epidemiologica, che la sindrome di down - è vero - non ha. L'effetto è che alcune prestazioni prima esenti non lo saranno più, ma questo accadrà solo per alcune persone, poiché la maggior parte delle persone con sindrome di down ha un’esenzione totale legata al fatto di avere il 100% di invalidità e questi non avranno problemi dalla novità contenuta nei Lea. Negli anni passati invece, alcune persone sono state riconosciute al 75% per il fatto che storicamente, prima della legge 68, chi aveva il 100% di invalidità non poteva accedere al mondo lavoro, quindi quel 75% era un modo per consentire di accedere al mondo lavoro, una cosa superata con la legge 68: sono queste persone che oggi potrebbero avere qualche difficoltà per alcune prestazioni, le sollecitiamo a far presente alle associazioni il loro caso». La preoccupazione più grande di Silvstre, legata al passaggio da “malattia rara” a “malattia cronica” riguarda la ricerca: «la ricerca sulle malattie rare ha benefici e accesso a canali di finanziamento importati, da cui a questo punto siamo esclusi. Invece la ricerca sta facendo molto ad esempio sull’invecchiamento precoce: queste ricerche ora corrono rischio di impantanarsi».

venerdì 13 gennaio 2017

A PIEDI NUDI

A piedi nudi
Una diecina d’anni fa vidi  per la prima volta un uomo che camminava a piedi nudi vestito con una giacca a righe rosse e gialle, una maglietta e un pantalone a mezza gamba  che evidenziava il suo essere scalzato.
Circondato da tre piccolissimi cagnolini, chiedeva l’elemosina  ritto e fermo nello stesso punto della strada per ore.
In estate e in inverno i suoi piedi restavano a contatto con l’asfalto.
Un giorno gli domandai perché non portasse le scarpe e lui rispose “Io devo andare così”.
Oggi lo rivedo dopo molto tempo, seduto in una via del centro senza i suoi cagnolini. Mi fermo, lo saluto: “Ciao è da molto che non ti vedevo, dove sei stato?” mi riconosce e mi saluta, qualcuno ogni tanto lo ospita, lo invita a cena e a dormire.
Mi chiede scherzando se ho una stufa per riscaldare i suoi piedi, li guardo, li tiene nudi e poggiati in un pantalone felpato.
La moda di vivere a piedi nudi, barefooter o scalzisti, diffusa in tutto il mondo occidentale, vanta diverse associazioni e siti internet.
La filosofia degli scalzisti è ritornare in contatto con la natura, essi appartengono ad ogni livello della scala sociale.
Dopo i primi passi, a mano a mano che i piedi si abituano, la pianta si riveste di cuoio ed ecco perché non sentono il caldo o il freddo dell’asfalto.
“E i tuoi cagnolini?” gli chiedo, essi facevano parte della scena che l’uomo offriva ai passanti: un personaggio uscito dal teatro brechtiano, uno che pareva opporsi alle consuetudini (invece gli scalzisti non sono né oppositori né rivoluzionari).
Il suo unico cane rimastogli lo ha lasciato a casa, probabilmente dove passa la notte quando viene nella nostra città.
“Taranto è una bella città però da stamattina mi hanno dato solo cinque euro, il denaro è solo per i neri”.
Gli africani fuggono dai loro paesi “Tu invece sei europeo, la gente si chiede come mai, tu che sei europeo, vivi così!”.
Lui non risponde, gli domando: “Sei austriaco?”, “No, sono nato in Spagna, mia madre è spagnola mio padre è tedesco. Fino a sei anni ho vissuto in Spagna poi mi sono trasferito in Germania, ma, a sedici me ne sono andato perché la Germania non mi piace” e fa una smorfia quasi di disgusto.
In Italia vive a Taranto o a Potenza, gli piacerebbe vivere sempre da noi, ma, la gente non lo sostiene.
Mentre parla si evidenzia l’accento tedesco, gli chiedo il suo nome, non capisco bene la pronuncia delle lettere, me le scandisce, “Ilmar come: IL MARE. E tu come ti chiami?” “Mi chiamo Letizia. Ciao Ilmar”.

Letizia Lo Prete





martedì 10 gennaio 2017

Rapporto Onu: l'Italia non e' un Paese a misura di disabili

La Discussione del 09-01-2017

Rapporto Onu: l'Italia non e' un Paese a misura di disabili

L'Italia non è il Bel Paese. Dal rapporto del Comitato Onu sui diritti delle persone disabili, emerge un dato agghiacciante. L'Italia è un Paese nel quale il portatore di disabilità è discriminato a tal punto da rendere seriamente preoccupata l'Organizzazione Intergovernativa. Per il Comitato delle Nazioni Unite,«non vi e` alcuna sistematica integrazione delle donne e delle ragazze con disabilita` nelle iniziative per la parita` di genere, cosi` come in quelle riguardanti la condizione di disabilita`». Inoltre,«il quadro politico per affrontare la poverta` infantile dei minori disabili e` inadeguato». Per l’Onu avvengono «esperimenti medici su persone con disabilita`, effettuati senza il loro libero e informato consenso». Le cure per il dolore non vengono finanziate dal Servizio sanitario nazionale, per cui se la persona e` povera, soffre. L'Organizzazione intergovernativa è e` preoccupata«per il fatto che i bambini sono sottoposti a interventi chirurgici irreversibili di variazione intersessuale e ad altri trattamenti medici senza il loro libero e informato consenso». Inoltre,« la legge penale dello Stato consente di dichiarare le persone con disabilita` intellettive o psicosociali non idonee a ricorrere in giudizio», permettendo altresi` di sottoporle «per un tempo indefinito, a misure di sicurezza che le privano forzatamente della liberta`».


domenica 8 gennaio 2017

VIDEO MARE SENZA BARRIERE (cliccare)

Questo breve video diretto ed interpretato da Francesco Vinci (detto Ciccio) ospite al Lido San Michele, San Vito (Taranto) è una bella testimonianza di professionalità e di accoglienza che va in netta controtendenza rispetto alle tante storie di discriminazione, avvenute in tutta Italia, nei confronti dei diversamente abili che purtroppo abbiamo letto quest’estate.
Il video – ha commentato Angelo Ippolito, presidente dell’Associazione San Michele Arcangelo – è stato il più bel grazie che abbiamo ricevuto e ci rende orgogliosi del lavoro fatto.

giovedì 22 dicembre 2016

CHI SIAMO e COSA FACCIAMO

Siamo un’associazione di volontariato senza fine di lucro, apolitica ed apartitica, che sia adopera, quotidianamente, per migliorare le condizioni sociali delle persone con disabilità (bisogni espressi e non espressi), battendosi per la rimozione degli ostacoli fisici (barriere architettoniche), mentali (barriere culturali), delle barriere visive e della comunicazione, nonché per migliore la condizione delle persone che vivono in condizioni di svantaggio economico.

Per razionalizzare al meglio i nostri interventi ed attività ci siamo prefissati il seguente PROGRAMMA OPERATIVO:

1.   Fase cognitiva/riflessiva: cercare ed individuare, in linea generale, le varie tipologie di problemi ed i soggetti che dicono e/o sono ritenuti "disabili", "anormali", "speciali", etc.;
2.   Fase di studio: studiare, approfondire, monitorare le tipologie oggettive (per casi) e soggettive (per individui), ricercando le cause dei problemi rilevati e valutando gli effetti riportati;
3.   Fase di azione: attuare tutti i mezzi a disposizione dell'Associazione, quelli offerti dagli Enti pubblici e/o privati, al fine di risolvere materialmente le cause dei problemi innanzi riscontrati e studiati;
4.   Fase propositiva: proporre in tutte le sedi più opportune tutte le modifiche, riforme, nuove leggi, al fine di migliorare, attraverso interventi mirati, la qualità della vita di tutti coloro che versano in una situazione di "fragilità".

La nostra sede, corrente in Taranto alla Via Cugini n. 39/40, indicativamente, aperta tutti i giorni (a volte, anche i festivi)  dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00, e, presso di essa svolgiamo le seguenti attività: dibattiti pubblici, ludico-ricreative, incontri di auto aiuto, laboratorio di oggettistica - link video: http://controlebarriere.blogspot.it/2016/12/blog-post.html, progettazione, sportello informativo, supporto e disbrigo pratiche, nonché consulenza per l’eliminazione delle barriere architettoniche, socio-sanitaria, consulenza legale e fiscale.
Mentre, all’esterno di essa: manifestazioni pubbliche; riunioni con enti pubblici e/o privati; sostegno psicologico e materiale ai diversamente abili presso i loro domicili; consulenza per l’eliminazione delle barriere architettoniche; consulenze di professionisti in materia presso i domicili dei diversamente abili.

CRONOLOGIA delle ATTIVITA’ più significative SVOLTE
dall’ASSOCIAZIONE “CONTRO LE BARRIERE”dal 2000 al 2016

Nei primi tre anni della costituzione (2000/2001/2002), concentriamo il nostro operato con campagne di sensibilizzazione sulle barriere architettoniche esistenti nella città di Taranto, che hanno indotto il Comune a rimuovere le barriere architettoniche, a creare degli scivoli ed a rendere fruibili alcuni uffici comunali.

Nel 2003, in concomitanza dell'Anno Internazionale del Disabile, partecipiamo attivamente ai lavori della Conferenza Nazionale dell'Handicap (15, 16 e 17 febbraio), organizzata a Bari, presso gli stand della Fiera del Levante di Bari.
Inoltre, organizziamo, il 2 ed il 3 maggio, dei dibattiti pubblici, presso la Biblioteca Comunale di Taranto denominato "Una città per tutti". Nella prima giornata, la Commissione Consiliare "Servizi" del Comune di Taranto decide di essere presente, come anche una rappresentanza dell'Assessorato ai Servizi Sociali, mentre nella seconda giornata erano presenti i rappresentanti della Polizia Municipale, dell'A.M.A.T. (Azienda Municipalizzata Trasporti). Il risultato di questo dibattito, fu nel ricevere dai rappresentanti istituzionali presenti, impegni presici, come l'istituzione della Consulta delle Associazioni dei disabili (H) e l'accessibilità alle spiagge.
Tanto che, il 9 maggio, viene ratificato il regolamento della Consulta, ed il 3 giugno, l'Assessore alle Risorse del Mare, decise di effettuare dei sopralluoghi, dove sarebbero state situate le passerelle di accesso al mare, coinvolgendo tre rappresentanti delle associazioni di disabili (uno di questi fu il Presidente della nostra Associazione). A tal proposito, il 2 settembre, le Associazioni consegnano all'Assessore alle Risorse del Mare e dei Servizi Sociali, la relazione dei sopralluoghi effettuati sulle spiagge pubbliche e private nel mese di luglio, al fine di creare un protocollo d'intesa tra le associazioni di disabili e gli enti preposti che, si sarebbe costituito tra il mese di settembre ed ottobre, come accordi intercorsi con altre associazioni di disabili. Purtroppo la macchina amministrativa, bloccò questa iniziativa, perché l'Assessore alle Risorse del Mare fu destituito ed il successivo non dimostrò nessun interesse in merito.

Pertanto, il 13 marzo 2004, organizziamo, presso la nostra sede sociale, un dibattito pubblico denominato "Una spiaggia per tutti”, al quale partecipano il rappresentante del Sindacato degli stabilimenti balneari e l'ex Assessore alle Risorse del Mare, il quale intervenne ricordando il suo impegno per questa causa e, che fu impossibilitato a proseguire nel suo impegno.  
In questo caso l'esito di questo dibattito non fu quello atteso, perché questa problematica fu del tutta elusa dall'Amministrazione Comunale.

Nell'ottobre del 2005, partecipiamo alla 1ª Rassegna del Volontariato e della Solidarietà, un evento che si ripeterà ogni anno e, al quale siamo stati sempre in prima linea nel dare un nostro contributo alla riuscita di queste manifestazioni. In questa, viene inserita una nostra iniziativa: la 1ª Passeggiata in carrozzina, al fine di manifestare la presenza di persone che hanno lo stesso diritto come tutti di vivere e muoversi nella nostra città.

Invece, nella 2ª edizione dell'anno 2006, con l’Assessore alla Solidarietà della Regione Puglia, consegniamo dei computer a disabili che hanno usufruito della nostra consulenza nell'istruire le domande, nell'ambito del Bando Sax II della Regione Puglia.

Il 22 aprile 2008, il Presidente della nostra Associazione, viene nominato all'unanimità dei rappresentanti delle Associazioni di disabili presenti, Presidente della Consulta "H" del Comune di Taranto e provvede con le Associazioni aderenti alla citata Consulta a cambiare la denominazione in Consulta sulla "Fragilità" ed a redigere un regolamento (approvato dalla Giunta del Comune di Taranto il 30.11.2009) che, a differenza di quello esistente, rendeva la Consulta un organo più autonomo dall’Amministrazione comunale.

Il 1° dicembre 2009, attiviamo, un Centro telefonico e telematico per la disabilità, il quale ha offerto per circa un anno, a titolo gratuito, consulenza legale e sociosanitaria alle persone con disabilità e alle loro famiglie, ma anche alle associazioni.
Il 14 agosto, viene inaugurata una passerella in una spiaggia dell'Isola Amministrativa (Marina di Lizzano) del Comune di Taranto, al fine di agevolare l'accesso ai diversamente abili, grazie ad un lavoro di collaborazione tra la nostra Associazione ed il Comune e di Taranto.

Il 25 agosto 2010, attraverso, una conferenza stampa, rendiamo pubblico l'apertura del "Centro Fabiana", un progetto approvato nell'ambito del "Bando per la perequazione sociale 2008" e finanziato con fondi di un protocollo d'intesa tra le fondazioni bancarie ed il volontariato.
Questo progetto, durato due anni, prevedeva attività ludico-ricreative per bambini dai 3 ai 12 anni; l’apertura di un centro di ascolto per genitori, nel quale veniva offerta periodicamente consulenza legale, fiscale e pediatrica, a cura di professionisti in materia; l’attivazione di un centro di aggregazione e socializzazione che, organizzava cineforum, dibattiti ed eventi culturali. Tutte queste attività venivano svolte a titolo gratuito, presso la nostra sede ogni lunedì e giovedì dalle 17.00 alle 20.00.

Nel mese di agosto 2012, comunichiamo alla cittadinanza che, nell’Isola Amministrativa del Comune di Taranto (Marina di Lizzano), in prossimità della passerella che facilita l’accesso alla spiaggia ai disabili che, ogni anno (dal 2009) il Comune allestisce, sono stati predisposti due parcheggi riservati ai disabili, grazie ad un nostro sollecito.
Nella 8ª edizione della Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà (27 e 28 ottobre) viene proiettato un video da noi assemblato e confezionato, nel quale vengono riprodotte le medaglie vinte dagli atleti italiani diversamente abili, durante le Paraolimpiadi 2012.

Nell’anno 2014, nell’ambito del Bando della Regione Puglia “Puglia Capitale Sociale”, ci viene approvato il progetto “Ma(D)re” che, ha avuto inizio il 5 maggio ed è terminato il 5 luglio 2015.
Il significato del titolo è relativo al godimento del bene comune “mare” anche alle persone con disabilità, per questo nel titolo figura una grande “D” in maiuscolo chiusa in una parentesi, perché a loro,  ancora oggi, è inaccessibile la risorsa mare, con spiagge poco o nulla attrezzate, in riferimento  specifico a quelle della provincia di Taranto. Come, anche, alcune strutture pubbliche e private di svago e di altro genere.
Il progetto “Ma(D)re”, è riuscito a raggiungere l’obiettivo principale, rendendo i diversamente abili protagonisti del loro destino, valorizzando le  loro capacità personali (residuali e recuperabili), familiari, di gruppo e di rete, riuscendo a realizzare insieme ai normodotati ben 20 iniziative, che hanno coinvolto più di un migliaio di persone (volontari, studenti, docenti e destinatari diretti e/o indiretti), migliorando, così, il “benessere equo-sostenibile” degli abitanti della provincia jonica.

Il 27 aprile 2016, organizziamo, con la collaborazione di altre Associazioni, “Oltre il muraglione della indifferenza” (dalle ore 10:00 alle 23:00), un evento organizzato all’esterno della nostra sede sociale, che ha previsto una presentazione di un libro autobiografico di un diversamente abile di (Lucio Martellone), una rappresentazione coreografica di “The Wall” da parte degli utenti del Centro diurno “Chicco di grano 3”, uno spettacolo circense dei “Meno per Meno Show”, la narrazione del “Il paese di Bellosguardo” a cura del Teatro Crest, ed, in conclusone,  esibizioni musicali dei “Diversamente blues”, del “Duo Mari” ed altri artisti locali.
Il titolo di questo evento, ha messo in evidenza come dei cittadini, perlopiù diversamente abili, con la buona volontà, gratuitamente e volontariamente, senza chiedere nessun contributo economico ad enti pubblici e/o privati, possono cambiare questa città, animandola delle sue capacità intrinseche.
Pertanto, questa iniziativa tende ad oltrepassare “il muraglione” che, simbolicamente, crea “indifferenza” nei confronti dei cittadini in condizioni di fragilità sociale ed economica, nonché, tarpa le ali ad una rinascita solidale e partecipata di tutti i cittadini, indistintamente dalle loro condizioni fisiche, mentali ed economiche.
Inoltre, con questa manifestazione, abbiamo voluto far emergere alcune capacità nascoste e non valorizzate di questa città, attualmente, martoriata dai veleni della grande industria, dal male affare e dal mal costume dilagante in tutti i settori della vita sociale.

Ispirati da questo intento, il 22 ed il 23 settembre, nell’ambito della Rassegna Estiva 2016 del Comune di Taranto, in collaborazione con le stesse Associazioni di “Oltre il muraglione”, presentiamo “diversArte”, dove artisti tarantini, gratuitamente, hanno esposto quadri, strisce fumettistiche, foto e manufatti; hanno fatto visionare cortometraggi, film, video e slide; e, si sono esibiti in reading di poesie e brani musicali.
Anche, con questo evento, abbiamo voluto, dimostrare, come anche, dei cittadini in condizione di fragilità possano ricoprire un ruolo attivo nella rinascita culturale di questa nostra città, superando quelle barriere che creano indifferenza, ignoranza e rassegnazione.

Concludiamo l'anno 2016, con la “Marcia della sopravvivenza” svolta il 3 dicembre, nella giornata internazionale dei diritti dei diversamente abili, svolta con l’apporto di altre Associazioni e di volontari a titolo personale.
A questa Marcia, hanno partecipato persone in carrozzina, in bicicletta ed a piedi, per rivendicare il diritto dei diversamente abili di potersi muovere liberamente nella propria città, superando gli ostacoli fisici (barriere architettoniche) e mentali (barriere culturali). 
Per dare seguito a queste rivendicazioni, abbiamo deciso di comune accordo con le Associazioni promotrici di chiedere al Sindaco del Comune di Taranto ed al Presidente della Regione Puglia, un incontro pubblico, per creare un tavolo di permanente concertazione per risolvere le problematiche dei diversamente abili di tutta la Regione, non solo relative alla mobilità.
Pertanto, ci auguriamo che all'inizio del 2017, detto incontro venga realizzato e che vengano intraprese iniziative lodevoli.
link video: http://controlebarriere.blogspot.it/2016/12/blog-post_4.html
Il 26 maggio 2017, presso il Politeama Vinelli a Talsano, si svolge la 1ª edizione di “Musica per la Solidarietà”, promosso dall'Associazione Contro le Barriere, dalla Fidas Taranto, dal Gruppo della Protezione Civile di Taranto, dalla Cooperativa Sociale Pam Service, dall’Associazione Culturale Hermes Academy, dall’Associazione di Promozione Sociale Progentes, dall’Associazione Sherwood di Grottaglie, dal Comitato Strambopolis, dal WWF Taranto ed dai Meno per Meno Show, sponsorizzato dal Lido San Michele (Viale del Tramonto - San Vito), dalla Nuova Ortopedia Italiana, la Vibrotek, dalla Gioielleria Narcisi e da Studio 100, nonché patrocinato dal Centro Servizi per il Volontariato di Taranto.
Il presente evento musicale che, avrà una cadenza annuale, ha lo scopo di dare più visibilità e valore alle attività sociali e di volontariato che svolgono alcuni sodalizi del nostro territorio.
Il tutto, al fine di superare le differenze fisiche e sociali delle persone, finalizzato all'auspicata inclusione sociale, sensibilizzando l’opinione pubblica all'accettazione delle diversità, come valore aggiunto e non dequalificante.
Questa 1ª edizione, ha puntato i riflettori sull'accessibilità dei diversamente abili alle spiagge che, dall'anno scorso è facilitata presso il Lido San Michele a Viale del Tramonto (S. Vito - Taranto), perché l’Associazione “Contro le Barriere” ha messo a disposizione due carrozzine da mare.
A queste due carrozzine, quest’anno si aggiungerà un sollevapersone, per quelli che necessitano di effettuare il cambio di carrozzina, grazie alle offerte ricevute dai partecipanti a questo evento.
Al presente evento, si sono esibiti insieme all'ospite speciale Mimmo Cavallo (ospite speciale) 5 gruppi musicali locali (Cheerful Insanity, Free Blues Trio, Spettri, Glom e Trio Mari), intervallati da momenti, nei quali i sodalizi promotori, attraverso video, interventi e testimonianze, hanno esposto le loro principali attività ed interventi, come la raccolta di sangue, la sicurezza del territorio, l’assistenza sociale, la promozione del turismo sociale, i diritti civili, la salvaguardia dell’ambiente e la giustizia sociale.
Qui di seguito i link dei seguenti video:
-  sintesi concerto https://youtu.be/TvlW7mJSs5s
-  contributo Associazione "Contro le Barriere" https://youtu.be/E7TVYyvPx40
-  contributo Cooperativa Sociale "Pam Service" https://youtu.be/LXKaV5R1oQw

A termine di questa cronologia, ci sembra doveroso elencare e ringraziare i seguenti sodalizi che, in tutte queste attività ci hanno accompagnato e condiviso le nostre iniziative:
Il Gruppo di Protezione Civile Taranto; la Comunità Terapeutica “Il Delfino”; FIDAS Taranto; WWF Taranto; Jonian Dolphin Conservation; la Cooperativa Pam Service; gli Istituti scolastici “Liside” e “V. Calò”; ACI Taranto; i Comitati 16 novembre, Cittadini Liberi e Pensanti e Strambopolis; il Teatro Crest; le Associazioni “Sherwood”, “Contramianto ed altri rischi onlus”, “Progentes”, “Marino Abbracciavento”, “Crescere Insieme”, "Hermes Academy"; i Meno per Meno Show; la Vibrotek srl, la Nuova Ortopedia Italiana, Gioielliera Narcisi, Liso San Michele, Fonoudito srl e Studio 100; Mimmo Cavallo, Cheerful Insanity, Free Blues Trio, Spettri, Glom e Trio Mari
nonché i seguenti amici: Lucio, Letizia, Angelo L., Angelo C. ,Cristina, Iole, Nicola, Gianmichele, Lia, Mino, Jo, Giovanni F., Giovanni G., Bartolomeo, Gianluca, Luigi, Antonio, Pino, Cataldo, Rosanna, Michele, Paola, Massimo, Carlo, Mariella, Rita, Charlie, Marco, Raffaele, Mimmo, Maria Luisa e altri di cui ci dispiace non ricordare.





mercoledì 27 aprile 2016


qui di seguito i link dei video realizzati

mattina 
https://youtu.be/XAJx8E1NYC4

pomeriggio
https://youtu.be/DmwNf8u2als

sera
https://youtu.be/GtUcKGcvILc