Continua la battaglia legale di Marzio Muscatiello, il disabile che lo scorso
gennaio aveva tentato di darsi fuoco.
Non si ferma la battaglia legale di Marzio Muscatiello, disabile ultrasessantacinquenne di Matera che dal 2013 si è rivolto al Comune per
chiedere l’abbattimento di alcune barriere architettoniche, dentro e fuori la
sua abitazione.
Dopo l’immobilismo del Comune il suo legale presenta ricorso al
Tar per la nomina di un commissario che ottemperi alle richieste dell’uomo.
Marzio è affetto da un grave deficit della deambulazione, con necessità di
assistenza continua.
Aveva chiesto al Comune, con apposita istanza depositata
il 1 agosto 2013, di eseguire, all'interno dell’alloggio di appena 40 mq che
occupa insieme alla moglie, di apportare le necessarie modifiche al fine di
poter “comodamente” usufruire almeno del bagno e della camera da letto.
Una semplice richiesta di abbattimento delle barriere architettoniche che il
signor Marzio, ex dipendente del Comune di Matera, invalido al 100% e
assegnatario di un alloggio del Comune, aveva fatto sperando di poter ricevere
una risposta concreta che gli consentisse di non essere più prigioniero in casa
sua.
Il Comune non aveva dato risposte e così lo scorso agosto, il legale a cui si
era rivolto, aveva diffidato il Comune materano ad agire entro trenta giorni
dalla notifica della diffida stessa.
Anche di fronte alla diffida l’ente è rimasto immobile e così il signor
Muscatiello torna a rivolgersi alla stampa per portare all'attenzione dell’opinione pubblica la sua storia.
Lo aveva già fatto quando, incatenatosi
alle porte del Municipio aveva minacciato di darsi fuoco con una tanica di
benzina. Gesto che solo l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine aveva
impedito.
L’avvocato di Muscatiello, Gelsomina Cimino, a fronte dell’ennesima mancanza di
risposte fa ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Basilicata.
Lo studio legale Cimino di Roma, ha notificato un ricorso chiedendo
l’intervento del Tar lucano per la nomina di un Commissario ad acta che
ottemperi alla richiesta del sig. Muscatiello, oltre a riconoscergli “il
risarcimento dei danni per oltre quindici anni, durante i quali è stato
costretto a far a meno di un bagno caldo e della comodità di poter raggiungere
da solo il letto, abbassando, in questo modo il livello di autostima e
incorrendo in una forte crisi depressiva, causa di nervosismo ed insonnia”.
“Non è servita a niente neanche la lettera diffida- spiega l’avvocato Cimino-
indirizzata al sindaco, all’assessore alle Politiche Sociali, al Dirigente del
Settore patrimonio e per conoscenza all’Associazione Nazionale Mutilati ed
Invalidi civili con cui abbiamo denunciato le pessime condizioni anche igieniche
in cui è costretto a vivere il sig. Muscatiello che pur di potersi districare
fra le piccole pareti di casa, ha abbandonato la classica ma regolamentare
sedia a rotelle che non gli permetteva di varcare le porte del bagno e della
camera da letto, per usufruire di una banale sedia a rotelle da studio: resta
l’impossibilità di poter godere di un bagno caldo e di poter fare una doccia
pur restando seduto!
“Esistono - conclude il legale - numerosi interventi legislativi a tutela dei
più deboli, eppure, il Comune di Matera li ha tutti deliberatamente disattesi,
forse confidando nell’impossibilità, per il sig. Muscatiello di poter ricorrere
ad un’assistenza giudiziaria adeguata”.
Adesso, quindi, la palla passa al Tar.
Riguardo al presente argomento ed altre problematiche delle
persone con disabilità e con disagio sociale ed economico, ogni venerdi alle
18.00, presso la sede dell'Associazione "Contro le Barriere" (Taranto
- Via Cugini n. 39/40), un gruppo di persone, denominato provvisoriamente,
TARANTO SENZA BARRIERE, si riunisce per organizzare attività di
sensibilizzazione ed iniziative atte alle risoluzioni delle problematiche
rilevate.
Una di queste iniziativa riguarda la raccolta firme per la
seguente petizione popolare:
Per ulteriori informazioni al riguardo contattare il 340 50
688 73.
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