lunedì 6 novembre 2017

Barriere architettoniche: il Comune non risponde, disabile di Matera si rivolge al Tar



Continua la battaglia legale di Marzio Muscatiello, il disabile che lo scorso gennaio aveva tentato di darsi fuoco. 


Non si ferma la battaglia legale di Marzio Muscatiello, disabile ultrasessantacinquenne di Matera che dal 2013 si è rivolto al Comune per chiedere l’abbattimento di alcune barriere architettoniche, dentro e fuori la sua abitazione. 
Dopo l’immobilismo del Comune il suo legale presenta ricorso al Tar per la nomina di un commissario che ottemperi alle richieste dell’uomo. 


Marzio è affetto da un grave deficit della deambulazione, con necessità di assistenza continua. 
Aveva chiesto al Comune, con apposita istanza depositata il 1 agosto 2013, di eseguire, all'interno dell’alloggio di appena 40 mq che occupa insieme alla moglie, di apportare le necessarie modifiche al fine di poter “comodamente” usufruire almeno del bagno e della camera da letto.


Una semplice richiesta di abbattimento delle barriere architettoniche che il signor Marzio, ex dipendente del Comune di Matera, invalido al 100% e assegnatario di un alloggio del Comune, aveva fatto sperando di poter ricevere una risposta concreta che gli consentisse di non essere più prigioniero in casa sua.



Il Comune non aveva dato risposte e così lo scorso agosto, il legale a cui si era rivolto, aveva diffidato il Comune materano ad agire entro trenta giorni dalla notifica della diffida stessa. 

Anche di fronte alla diffida l’ente è rimasto immobile e così il signor Muscatiello torna a rivolgersi alla stampa per portare all'attenzione dell’opinione pubblica la sua storia. 
Lo aveva già fatto quando, incatenatosi alle porte del Municipio aveva minacciato di darsi fuoco con una tanica di benzina. Gesto che solo l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine aveva impedito. 


L’avvocato di Muscatiello, Gelsomina Cimino, a fronte dell’ennesima mancanza di risposte fa ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Basilicata. 
Lo studio legale Cimino di Roma, ha notificato un ricorso chiedendo l’intervento del Tar lucano per la nomina di un Commissario ad acta che ottemperi alla richiesta del sig. Muscatiello, oltre a riconoscergli “il risarcimento dei danni per oltre quindici anni, durante i quali è stato costretto a far a meno di un bagno caldo e della comodità di poter raggiungere da solo il letto, abbassando, in questo modo il livello di autostima e incorrendo in una forte crisi depressiva, causa di nervosismo ed insonnia”.
“Non è servita a niente neanche la lettera diffida- spiega l’avvocato Cimino- indirizzata al sindaco, all’assessore alle Politiche Sociali, al Dirigente del Settore patrimonio e per conoscenza all’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi civili con cui abbiamo denunciato le pessime condizioni anche igieniche in cui è costretto a vivere il sig. Muscatiello che pur di potersi districare fra le piccole pareti di casa, ha abbandonato la classica ma regolamentare sedia a rotelle che non gli permetteva di varcare le porte del bagno e della camera da letto, per usufruire di una banale sedia a rotelle da studio: resta l’impossibilità di poter godere di un bagno caldo e di poter fare una doccia pur restando seduto!
“Esistono - conclude il legale - numerosi interventi legislativi a tutela dei più deboli, eppure, il Comune di Matera li ha tutti deliberatamente disattesi, forse confidando nell’impossibilità, per il sig. Muscatiello di poter ricorrere ad un’assistenza giudiziaria adeguata”. 
Adesso, quindi, la palla passa al Tar.


Riguardo al presente argomento ed altre problematiche delle persone con disabilità e con disagio sociale ed economico, ogni venerdi alle 18.00, presso la sede dell'Associazione "Contro le Barriere" (Taranto - Via Cugini n. 39/40), un gruppo di persone, denominato provvisoriamente, TARANTO SENZA BARRIERE, si riunisce per organizzare attività di sensibilizzazione ed iniziative atte alle risoluzioni delle problematiche rilevate.
Una di queste iniziativa riguarda la raccolta firme per la seguente petizione popolare:

Per ulteriori informazioni al riguardo contattare il 340 50 688 73.

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