Per consentire la partecipazione di tutti gli alunni le uscite didattiche
devono essere organizzate con anticipo e in modo attento.
Le uscite didattiche rappresentano
un momento di socializzazione ed una grande occasione di inclusione.
Pertanto, è
importante, che ad esse possano partecipare tutti gli alunni.
Purtroppo, però, non sono rari i fenomeni di esclusione che riguardano i
bambini ed i ragazzi con disabilità, di cui spesso portano testimonianza
genitori molto dispiaciuti e contrariati.
Perché accadono queste cose?
Come si
può evitare che accadano?
Nei racconti che possiamo leggere sui social network
le ragioni che determinano questi sgradevoli episodi sembrano risiedere
principalmente in una organizzazione approssimativa delle gite.
E’ molto
importante, infatti, che ogni uscita sia programmata e pianificata in modo
molto attento.
LE NORME.
Le uscite didattiche ed i viaggi di istruzione rientrano nelle attività
didattiche e formative e vengono quindi programmate dai docenti, i quali, in
relazione alle classi, ai bisogni formativi degli alunni ed alle situazioni
presenti tra di essi, devono prospettare uscite alle quali tutti gli alunni
possano partecipare. In merito agli alunni con disabilità, la nota del MIUR n.
645/02, sottolinea che i viaggi d’istruzione rappresentano un'opportunità
fondamentale … per l’attuazione del processo di integrazione scolastica.
Per tale
ragione, organizzare un viaggio che renderebbe difficile la partecipazione di
un alunno rappresenterebbe un evidente atteggiamento discriminatorio.
Spetta alla comunità scolastica la scelta delle modalità più idonee a garantire
l’esercizio di un diritto.
La nota del MIUR n. 2209/12, infatti, precisa che,
ai sensi del D.P.R. 275/99, gli istituti scolastici hanno completa autonomia
nella definizione delle modalità di progettazione di viaggi di istruzione e
visite guidate. Non è più in vigore l’obbligo della presenza di un docente ogni
15 alunni, anche se le scuole continuano, orientativamente, ad attenersi a un
rapporto non molto difforme.
In presenza di un alunno con disabilità, si
prevede, generalmente ma non obbligatoriamente, la presenza di un docente in
più, non necessariamente di sostegno.
Il docente di sostegno, infatti, è
assegnato alla classe e non all’alunno e l’integrazione è processo in cui tutti
i docenti della classe sono corresponsabili. Può essere prevista la presenza di
un assistente e può essere consentita la partecipazione di un familiare.
La
scuola, però, non può in nessun caso subordinare il diritto di partecipazione
di un alunno alla presenza di un familiare.
Le spese di viaggio
dell’accompagnatore, inoltre, devono essere a carico della comunità scolastica.
Se fossero addebitate alla famiglia, infatti, ci troveremmo di fronte a
discriminazione, perseguibile in base alla L. n. 67/06.
COME ORGANIZZARE LE USCITE?
Le uscite didattiche ed i viaggi d’istruzione vengono pianificati all’inizio
dell’anno scolastico.
Le scuole devono garantire l’esercizio del diritto allo
studio e l’integrazione degli allievi con disabilità e, pertanto, nel decidere
le uscite, i luoghi da visitare, le strutture dove soggiornare o i mezzi di
trasporto da utilizzare, devono preventivamente domandarsi se siano compatibili
con la condizione di disabilità di alcuni suoi alunni.
Devono quindi
pianificare gli adeguamenti necessari ad evitare che la disabilità costituisca
motivo di esclusione o limitazione alla partecipazione.
QUALI OBBLIGHI PER I DOCENTI?
Accompagnare gli alunni nei viaggi di istruzione non rientra tra le attività
obbligatorie dei docenti.
Si tratta infatti di attività aggiuntive che
richiedono la disponibilità del personale e non possono essere imposte.
La
possibilità di organizzare uscite didattiche e viaggi d’istruzione è quindi
subordinata alla disponibilità dei docenti a partecipare.
Naturalmente ciò vale
anche per il docente di sostegno.
La sua eventuale indisponibilità, tuttavia,
non compromette in alcun modo la partecipazione dell’alunno con disabilità.
Se
si rende necessaria la presenza di un docente in più può partecipare un altro
docente della classe.
Le disponibilità date ad inizio anno scolastico, inoltre,
non comportano un obbligo.
In caso di sopravvenuti impedimenti può accadere che
un insegnante non possa partecipare.
L’eventuale indisponibilità sopravvenuta
di uno o più docenti non può e non deve compromettere la partecipazione di un
alunno con disabilità.
In situazioni estreme, se non risolvibili, le uscite o i
viaggi di istruzione devono essere annullati per tutti, non solo per qualcuno.
Riguardo al presente argomento ed altre problematiche delle persone
con disabilità e con disagio sociale ed economico, ogni venerdi alle 18.00,
presso la sede dell'Associazione "Contro le Barriere" (Taranto - Via
Cugini n. 39/40), un gruppo di persone, denominato provvisoriamente, TARANTO
SENZA BARRIERE, si riunisce per organizzare attività di sensibilizzazione ed
iniziative atte alle risoluzioni delle problematiche rilevate.
Una di queste iniziativa riguarda la raccolta firme per la seguente
petizione popolare:
Per ulteriori informazioni al riguardo contattare il
340 50 688 73
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